Il freeware è una tipologia di software proprietario che ha come peculiarità l’utilizzo gratuito da parte degli utenti. Il nome freeware è stato adottato per la prima volta da Andrew Fluegelman, un programmatore che creò PC-Talk, un programma di comunicazione.

Infatti, in principio Fluegelman aveva registrato il marchio “freeware”, anche se in realtà il programma PC-Talk viene distribuito con una licenza shareware.

Cos’è un freeware

Il termine freeware non descrive nello specifico le caratteristiche del software in sé, se non quella particolarità di disporre di una licenza che ne prevede la distribuzione a titolo gratuito.

Per cui, chiunque decida di pubblicare un proprio software freeware accetta automaticamente ogni clausola che ne impedisca qualunque tipo di pagamento per la distribuzione, fatta eccezione di un rimborso simbolico per i supporti e le spese di duplicazione, proprio come avviene per i software shareware.

Quindi il Freeware è un software caratterizzato dalla gratuità, ma che ha diritti limitati. Il termine “free” in ambito freeware non si riferisce alla tipica idea di “Open Source”, appunto perché un software di tipo freeware non è detto che possa essere condiviso o modificato da chi intende utilizzarlo. Il codice sorgente del programma il più delle volte è chiuso e non può essere distribuito se non dalla società che lo possiede.

freeware

Approfondimenti: Freeware oppure OpenSource, qual è la differenza

Tipologie di Software Freeware

Tra le varie categorie di software freeware possiamo distinguere:

  • Quando l’autore del software chiede agli utenti di fare una donazione a sé stesso o ad una terza parte, come ad esempio un ente benefico. La donazione di solito è facoltativa, per cui questo genere di software ricade quasi sempre nella definizione di freeware.
  • Software di pubblico dominio. È una categoria di software che non è soggetta a copyright, poiché l’autore, con la dichiarazione del rilascio del suo software al pubblico dominio rinuncia esplicitamente a qualsiasi diritto in merito. Ciò è possibile perché i software freeware sono tutelati dai diritti dell’autore originario.
  • Sono software commerciali che non sono più in vendita da tempo e quindi sono definiti “abbandonati”. Per tale motivo, la licenza originaria, essendo di tipo commerciale, il più delle volte proibiva la ridistribuzione o richiedeva un pagamento di qualche tipo. Il termine “abandonware” viene anche utilizzato per indicare un software originariamente commerciale, che è stato successivamente ed apertamente distribuito come freeware o public domain. C’è da dire che alcune case di produzione di software sono solite distribuire gratuitamente versioni “obsolete” del loro software, spesso in abbinamento con riviste specializzate, al fine di promuovere l’acquisto di nuove versioni con sconti ed incentivi sotto forma di aggiornamento software.
  • Si parla invece di “freemium” nel caso di un servizio gratuito, il quale però dispone di alcune funzionalità che sono bloccate o non accessibili senza un compenso, in pratica il software in questione nella parte “freemium” appartiene alla categoria dei freeware.

Scaricare un freeware: cosa si rischia?

Gli hacker studiano ogni mezzo per infliggere i loro nefasti attacchi. Uno dei metodi più utilizzati per trarre in inganno il malcapitato di turno è nascondere malware e virus all’interno di alcuni programmi freeware.

Spesso si tratta di software freeware distribuiti su piattaforme internet non sicure. Gli utenti tentati dalla possibilità di scaricarli gratuitamente, rischiano invece di installare sul computer una delle tante minacce che infestano la rete.

Non installare programmi freeware è quasi impossibile, in rete se ne trovano talmente tanti e alcuni sono anche molto utili. Bisogna semplicemente fare più attenzione attuando alcuni semplici accorgimenti.

Per prima cosa bisogna essere scaltri, evitando di cadere nelle banali trappole messe in atto dagli hacker come le email, con cui un mittente sconosciuto vi invita a provare un programma gratuito, fornendovi al contempo un link da cliccare dove al posto di un software gratuito troverete un malware.

Un’altra cosa da evitare sono le piattaforme insicure, quindi non bisogna scaricare il primo programma gratuito che troviamo disponibile in rete.

Bisogna altresì, fare attenzione nel momento in cui si scarica il programma, perché spesso accanto al tasto che permette di avviare il download, ci sono altri pulsanti che somigliano a quello originale, ma nascondono dei malware.

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