Avete mai pensato di realizzare un vostro progetto avviando una start up? Purtroppo oggi aprire una start up non è un’impresa facile e ci si rende conto molto presto che competenze e voglia di fare non bastano più, perché saranno spesso e volentieri sempre fattori esterni a determinare il successo.

Il luogo in cui si decide di aprire una start up: fattore chiave

Fra tali fattori emergono indubbiamente il luogo in cui si decide di avviare la propria impresa e il target a cui si vuole mirare. Certamente, come spesso accade, l’Italia non è un modello da imitare per come facilitare l’apertura di nuove imprese, al di là dell’idea tradizionale o rivoluzionaria che si vuole mettere in atto. Un esempio è il caso di Uber, additata come una multinazionale diabolica che mira ad affossare una categoria “qui nelle nostre terre” e non come un’idea portatrice d’innovazione in un campo che necessita per lo meno di una rivisitazione normativa.

Pertanto, nel nostro Paese l’apertura di una start up deve fare i conti con due nemici ostici che si chiamano tassazione e burocrazia, e che fanno da contro altare alla genialità delle idee propria del Popolo italiano: capace di inventare, attuare, specializzare e approfondire eccellenze in ogni settore.

Conoscere l’inglese

Quindi chi intende mettere in atto un’idea tramite una start up, per prima cosa deve conoscere bene la lingua inglese, per essere così pronto a sbarcare oltre i confini per proporre la sua idea confrontandosi con realtà capaci di premiare chi dimostra serietà e professionalità.

In base ad una ricerca effettuata da Richard Madison, studioso della Brighton School of Business and Management, alcuni Paesi spiccano rispetto ad altri proprio perché offrono maggiori opportunità per aprire una start up e avere successo.

Madison ha stilato una classifica, successivamente riportata dalla rivista Forbes, da cui ha redatto un ulteriore elenco aggiornato delle migliori dieci città in cui aprire una start up.

Dove aprire una start up: le 10 città “ideali” nei mercati emergenti

  • Pechino (Beijing) si trova al primo posto, un risultato non del tutto inaspettato per la capitale della Cina, anche se il paese non è propriamente a favore dello sviluppo imprenditoriale. Tuttavia, attualmente i numeri dei successi in questo campo sono in costante aumento!
  • Al secondo posto c’è Kuala Lampur, capitale della Malesia, che si trova in una posizione geografica altamente strategica, essendo molto vicina a Singapore e ai mercati asiatici più importanti, ovvero Cina, Indonesia e India
  • Segue Varsavia, considerata la capitale più forte grazie alla sua potente storia imprenditoriale, che le ha permesso di sviluppare anche un vasto mercato interno. La capitale polacca sta attirando, così, le principali aziende tecnologiche a livello globale. Inoltre, è anche sponsor del “Bitspiration”, celebre conferenza di start up a livello europeo
  • Mosca, invece, dà i natali agli ingegneri più preparati al mondo, ospitando anche eventi per le start up, con un occhio di riguardo ai business innovativi, come quelli inerenti al web
  • La città indiana di Bangalore si trova al quinto posto proprio perché sta scommettendo sulla progettazione e sullo sviluppo tecnologico, organizzando numerosi eventi dedicati alle start up, circa una decina a settimana
  • Sidney è il fulcro delle start up nell’emisfero australe, soprattutto grazie agli sgravi fiscali per le imprese innovative. Molte start up si dedicano al mercato locale, ma lentamente si sta virando verso quello mondiale
  • Molto giovane ma altrettanto florida nel settore è Tunisi, che rappresenta per il mondo arabo una vera e propria svolta: si stanno sviluppando strategie sempre più all’avanguardia al fine di creare nuovi incubatori e programmi di formazione come il “Regional Development General”
  • In ottava posizione troviamo Londra, considerata da anni la città perfetta per aprire start up innovative. La capitale inglese, infatti, è stata protagonista di una crescita record degli investimenti nel settore digitale nel primo trimestre del 2015, con un aumento del 66% rispetto all’anno precedente
  • Al Cairo, patria di molti fra i migliori talenti dell’ingegneria: gli imprenditori cercano con ogni mezzo di sfruttare le possibilità offerte dai nuovi acceleratori e dai siti di crowdfunding
  • All’ultimo posto, ma non per questo meno importante, c’è Sofia, che vanta un ruolo di spicco come hub regionale, attirando i migliori imprenditori, permettendo così la creazione di fondi quali LAUNCHub, Eleven Start Up Accelerator e Neveq.

Attenzione, questa classifica prende in esame città/luoghi  “low cost” in rapporto al numero di imprese innovative di successo all’interno di ecosistemi consolidati e soprattutto dei mercati emergenti, ad eccezione di Londra per quanto concerne il “caro vita”.

Detto ciò, per l’avvio di un’attività in proprio così detta start up, non possiamo dimenticare mete del calibro di: San Francisco, Tel-Aviv, Berlino, New York, Singapore, Tallin ecc… ma giusto per citarne alcune 🙂