Oggi vogliamo portare alla vostra attenzione il risultato della ricerca “The state of frontend” effettuata da The Software House sul mondo dello sviluppo frontend nel 2022. Ci sono diversi punti che riteniamo possano essere rilevanti e che valgano la pena essere discussi.
I dati che riportiamo sono stati il risultato di un sondaggio a cui hanno risposto più di 3000 sviluppatori frontend provenienti da 125 diverse nazioni.
Da dove lavorano gli sviluppatori frontend
Il 56% degli intervistati ha riferito di lavorare in remoto e solo il 5% di loro lavora in ufficio.
Questo risultato è sorprendente, sicuramente in controtendenza rispetto alle abitudini ancora in essere nel nostro paese. Nel post-pandemia migliaia di aziende hanno ritenuto comunque più efficiente lasciar lavorare da remoto i loro sviluppatori. Questo per diversi motivi, tra cui il costo degli uffici, ma anche perché durante la pandemia molti si sono resi conto che la produttività non era diminuita, anzi, in alcuni casi era addirittura aumentata.
La maggior parte degli sviluppatori preferisce chiaramente lavorare in remoto: non ci sono spostamenti quotidiani e c’è meno gente intorno a distrarre dal lavoro. Il work/life balance è senza dubbio migliorato nella vita degli sviluppatori, non soltanto frontend ovviamente.
Gruppi di lavoro più grandi
Il 27% degli intervistati ha riferito di lavorare in un’azienda con più di 50 sviluppatori frontend. Allo stesso tempo, il 30% ha condiviso che i 5 o meno sviluppatori frontend lavorano nella propria azienda. Il 50% degli intervistati lavora in aziende con 10 o più sviluppatori frontend.
Quali framework preferiscono?
Nel 2022 React si conferma essere il framework più usato, ma è interessante vedere la crescita nell’utilizzo di Next.js per progetti in produzione.
Lo sviluppo component-driven è adottato dalla maggior parte degli sviluppatori, il che ha senso data la popolarità di React, Vue.js e Svelte.
Interessante notare infine, come Angular sia il più odiato. Sicuramente suscita interesse per la sua fama, ma al tempo stesso è il più abbandonato dagli sviluppatori frontend, mentre invece Vue.js continua a guadagnare spazio nel mercato dei framework frontend.
Test e continuous integration
L’80% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare un sistema di continuous integration. La maggior parte di loro ha specificato di usare Github Actions per questo proposito.
Più o meno la stessa percentuale degli intervistati ha dichiarato di scrivere test automatizzati. Qui un breakdown di che tipo di test scrivono di solito:
E’ interessante comunque come circa un quinto degli sviluppatori non utilizzano CI/CD quando è diventato sempre più semplice impostare una pipeline CI per distribuire il codice in produzione. Questo fa risparmiare tempo anziché eseguire il deploy manualmente ogni volta.
Questo punto è interessante perché il risultato riporta che la stessa percentuale di intervistati non scrive test e non ha CI/CD. CI/CD ha meno senso quando non ci sono test automatici da eseguire: la maggior parte degli strumenti di revisione del codice si integra perfettamente con gli strumenti CI/CD.