Uno sviluppatore moderno, specialmente quando lavora in team con altre persone, non può fare a meno di utilizzare un software di versioning, ossia un sistema che, utilizzando un’architettura client/server ci può mettere in condizione di:

  • mantenere le versioni precedenti del codice che scriviamo;
  • prevenire cancellazioni o sovrascritture accidentali;
  • consentire ad altri soggetti di elaborare il nostro codice e di metterlo a nostra disposizione.

Il più moderno e diffuso software di questo tipo è Git, utilizzato in tutto il mondo, che permette sia operazioni molto complesse sia un utilizzo “base”, adatto a chi si avvicina per la prima volta al versioning.

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Le parole chiave di Git

Aprendo Git per la prima volta, probabilmente ci troveremo davanti ad un’interfaccia con delle parole mai sentite. Sono le parole chiave di questo software e rappresentano le sue funzioni fondamentali. Vediamo insieme le principali:

  • clone: serve per clonare automaticamente un progetto sul nostro computer. Tipicamente, la copia viene effettuata da un repository online tramite un URL che il gestore del repository ci dovrà fornire;
  • commit: inserisce, nella coda di condivisione, i file che abbiamo modificato (solo quelli, non tutto il progetto). Ogni volta che effettuiamo l’operazione di commit, una nuova versione del software viene creata e viene identificata una stringa alfanumerica detta revision;
  • push: carica le modifiche effettuate sul server e permette a tutti coloro che lavorano sullo stesso software di scaricare le modifiche stesse;
  • pull: scarica e integra nella nostra cartella locale le modifiche apportate dagli altri soggetti che condividono il nostro lavoro;
  • branch: è, letteralmente, un ramo del nostro software. Di default, il ramo impostato è quello master, ma è possibile creare nuove branch e lavorare su di esse autonomamente, senza apportare modifiche sulle altre. Questa è una funzione molto utile se, ad esempio, vogliamo sviluppare nuove funzioni sperimentali ma non vogliamo rischiare di creare problemi al software principale.

Scegliere il client Git: SourceTree

SourceTree

Esistono moltissime applicazioni per gestire Git in maniera semplice e rapida, direttamente sul nostro computer, grazie a interfacce grafiche semplici e intuitive. Alcuni di loro sono addirittura cross-platform, ossia sono disponibili sia per PC Windows che per Mac e Linux.

La nostra scelta ricade su SourceTree, un software completamente gratuito sviluppato per Windows e Mac, privo di bloatware e di semplice installazione.

Si integra perfettamente con le piattaforme di Git più utilizzate dagli sviluppatori, ossia GitHub, BitBucket e Stash. Inoltre, è estremamente personalizzabile, con numerose funzioni avanzate ed è localizzato in varie lingue, tra cui l’italiano.